La nostra città

Un cenno storico
Sebbene nei pressi del Pulo (depressione carsica profonda 30 mtr. con un perimetro di circa 600 mtr.) siano state trovate testimonianze di occupazioni risalenti a circa 8.000 anni fa, il nome di Molfetta viene citato per la prima volta in un documento notarile del 925 (Melfictum).
 La città nel Medioevo fu dominio longobardo, bizantino e feudo normanno.
 Tra il XII ed il XIIII secolo è stata segnalata la presenza dei Templari con sede nella chiesa di San Nicola (locata nei pressi del palazzo comunale). I resti dei locali all’epoca utilizzati sono stati restaurati ed attualmente adibiti a mostre e conferenze.
 Divenuta città demaniale con gli Svevi nel sec. XII fu nominata “Città Regia” dall’imperatrice Costanza, fiorì sotto gli Angioini e gli Aragonesi.
 Nel sec. XVI, già feudo dei duchi di Termoli e di Ferrante Gonzaga (dal 1522), fu distrutta (1529) dall'esercito di Francesco I. Fu feudo dei Doria, dei Spinola, dei Gallarati-Scotti.
 Raggiunse l’apice della prosperità economica e culturale intorno al XVIII secolo e fu durante tale periodo che si affermò la locale scuola pittorica che annovera i nomi di Vito Calò, Nicola Porta e Corrado Giaquinto divenuto pittore della corte Spagnola.
 Verso la metà del XVIII secolo, dopo due secoli di dominio spagnolo, passò sotto il Regno di Napoli.
 Nel 1809 furono istituiti i registri anagrafici e venne effettuato il censimento; i residenti risultarono essere pari a 14.153.
 La siccità che colpì il territorio nel 1908 e gli effetti negativi prodotti dal primo conflitto mondiale aprirono un lungo periodo di emigrazione verso le Americhe e l’Australia che raggiunse il massimo dell’esodo nel 1922.
 Negli anni successivi l’economia ha visto primeggiare l’attività di cantieristica navale che ha fatto da supporto alla notevole flottiglia di motopescherecci che col loro pescato hanno costantemente alimentato l’industria del settore. Parallelamente si è avuto uno sviluppo nei settori alimentare, metalmeccanico, dell'abbigliamento e dei materiali da costruzione.
Urbanistica
Il nucleo originario medievale si formò su una piccola penisola denominata “Isola di Sant’Andrea”, protesa tra il porto a Ovest e il mare aperto a Nord ed a Est. Presenta una caratteristica pianta a spina di pesce con strade strette e leggermente ricurve che convergono sul Duomo Vecchio (Chiesa San Corrado) e sul Palazzo di Città. E’ un modello interessante di programmazione urbanistica usato nel Medioevo. A sud di piazza Mazzini e di corso Dante si estendono i quartieri sorti tra il sec. XV e il XVIII; al di là di questi si sono sviluppati recentemente altri vasti e regolari quartieri.
Da visitare
Tra i monumenti del nucleo medievale della città (a est del porto) rimangono il Duomo vecchio (sec. XII-XIII) nel caratteristico stile romanico-pugliese con influenze artistiche diverse (importante l'opera scultorea dei capitelli e di altri elementi architettonici). Il santuario, dedicato alla Madonna dei Martiri venerata con profonda devozione soprattutto dai marinai, fu costruito nel 1162 su una precedente chiesa del VII-VIII secolo. Annesso al santuario si può visitare l’Ospedale dei Crociati (1095) all’epoca adibito alle cure ed all’accoglienza di pellegrini di ritorno o in partenza per la Terra Santa. Altri monumenti di Molfetta sono la chiesa di S. Bernardino (sec. XV, ma ricostruita alla fine del sec. XVI), la chiesa di S. Domenico (sec. XVII), la Cattedrale dell'Assunta, il duomo nuovo (sec. XVII-XVIII), con bella facciata barocca che conserva le pitture del Giaquinto ed il Calvario, tempietto di stile gotico costruito nel 1856.
Tradizioni
Tra le più note sono da menzionare la sagra a mare nelle acque del porto del simulacro della Madonna dei Martiri ed i riti della Settimana Santa.
Escursioni
Di notevole interesse storico-archeologico è il Pulo. Esso è una depressione carsica di forma ellittica avente una profondità di 30 metri ed un perimetro di 600.
 Nelle sue grotte, esplorate nel 1900 dal Mayer, furono rinvenuti utensili in pietra focaia e vari manufatti che testimoniano la presenza dell’uomo nell’età neolitica.
 Nel suo interno, nel XVIII secolo durante il Regno di Napoli, ebbe sede la Fabbrica Borbonica per la produzione della polvere da sparo.

Per gli amanti della natura e per chi ama passeggiare la bicicletta si consiglia il ricco itinerario tra le torri ed i casali disseminati un po’ ovunque sul tutto il territorio.
Musei
Raccolta civica d’Arte Contemporanea Presso Palazzo Giovene, Piazza Municipio
 Museo Archeologico Presso il Seminario Vescovile, Piazza Garibaldi
 Museo Pinacoteca Presso il Seminario Vescovile, Piazza Garibaldi
 Museo della Pietà Popolare Presso la Basilica Madonna Dei Martiri